Eva Twardokens
Eva Twardokens | |||||||||||||
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Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||||||
Altezza | 165 cm | ||||||||||||
Peso | 61 kg | ||||||||||||
Sci alpino | |||||||||||||
Specialità | Supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata | ||||||||||||
Termine carriera | 1995 | ||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||
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Eva Twardokens (Reno, 28 aprile 1965) è un'ex sciatrice alpina statunitense, vincitrice di una medaglia iridata e della Nor-Am Cup nel 1984.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Stagioni 1983-1988
[modifica | modifica wikitesto]Eva Twardokens, figlia dello schermidore polacco Jerzy[1][2], in Coppa del Mondo ottenne il primo piazzamento il 17 dicembre 1982 a Piancavallo in combinata (13ª); in Nor-Am Cup nella stagione 1982-1983 vinse la classifica di slalom speciale[senza fonte] e nella stagione 1983-1984 si aggiudicò sia la classifica generale, sia quella di slalom gigante[3].
Il 26 gennaio 1985 conquistò il primo podio in Coppa del Mondo arrivando 2ª nel supergigante di Arosa alle spalle della tedesca occidentale Marina Kiehl per 34 centesimi[4] e meno di un mese dopo, in occasione dei Mondiali di Bormio 1985 (sua prima presenza iridata), raggiunse l'apice della carriera conquistando la medaglia di bronzo nello slalom gigante; si classificò inoltre 10ª nello slalom speciale e 7ª nella combinata. Ai successivi Mondiali di Crans-Montana 1987 fu 14ª nel supergigante, 13ª nello slalom gigante, 9ª nello slalom speciale e 8ª nella combinata; in quella stessa stagione 1986-1987 in Nor-Am Cup vinse la classifica di slalom speciale[5].
Stagioni 1989-1995
[modifica | modifica wikitesto]Ai Mondiali di Vail 1989, nello slalom speciale fu 8ª; 5ª nello slalom gigante di Saalbach-Hinterglemm 1991, sua ultima partecipazione iridata, il 10 febbraio dello stesso anno giunse nuovamente 2ª in una gara di Coppa del Mondo, lo slalom gigante disputato sulle nevi di Zwiesel, dietro ad Anita Wachter. Il 20 gennaio dell'anno seguente a Piancavallo salì per l'ultima volta sul podio classificandosi 3ª, sempre in slalom gigante; al debutto olimpico, Albertville 1992, fu 8ª nel supergigante, 7ª nello slalom gigante e non concluse lo slalom speciale.
Ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, suo congedo olimpico, si classificò 6ª nello slalom gigante e non terminò lo slalom speciale. Si ritirò dalle competizioni al termine della stagione 1994-1995: la sua ultima gara in Coppa del Mondo lo slalom gigante di Bormio del 18 marzo (14ª), mentre la sua ultima gara in carriera fu lo slalom speciale dei Campionati statunitensi 1995, il 27 marzo a Park City, in cui fu 7ª.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- 1 medaglia:
- 1 bronzo (slalom gigante a Bormio 1985)
Coppa del Mondo
[modifica | modifica wikitesto]- Miglior piazzamento in classifica generale: 14ª nel 1991
- 3 podi (1 in supergigante, 2 in slalom gigante):
- 2 secondi posti
- 1 terzo posto
Coppa Europa
[modifica | modifica wikitesto]- 1 podio (dati dalla stagione 1994-1995):
- 1 vittoria
Coppa Europa - vittorie
[modifica | modifica wikitesto]Data | Località | Paese | Specialità |
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19 gennaio 1995 | Innerkrems | Austria | SG |
Legenda:
SG = supergigante
Nor-Am Cup
[modifica | modifica wikitesto]- Vincitrice della Nor-Am Cup nel 1984[3]
- Vincitrice della classifica di slalom gigante nel 1984[3]
- Vincitrice della classifica di slalom speciale nel 1983[senza fonte] e nel 1987[5]
Campionati statunitensi
[modifica | modifica wikitesto]- 11 medaglie (dati parziali fino alla stagione 1994-1995)[1][6]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Eva Twardokens, su skihall.com, 2011. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ (EN) Eva Twardokens, su olympedia.org. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ a b c d (EN) U.S. Ski Team. The Records 1984, in SKI Buyers' Guide 1985, New York, Times Mirror Magazines, 1984, p. 129. URL consultato il 21 agosto 2022.
- ^ (EN) Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 20 settembre 2010.
- ^ a b c d (EN) Who Won What in 1987, in SKI Magazine, New York, National Collegiate Ski Association, ottobre 1987, p. 226. URL consultato il 23 luglio 2022.
- ^ (EN) Eva Twardokens - Results - National Championships, su fis-ski.com. URL consultato il 7 novembre 2021.
- ^ (EN) Scoreboard: Who Won What in 1984-85, in SKI Magazine, New York, National Collegiate Ski Association, ottobre 1985, p. 174. URL consultato il 21 agosto 2022.
- ^ (EN) Scoreboard: Who Won What in '90-'91, in SKI Magazine, New York, National Collegiate Ski Association, settembre 1991, p. 22E. URL consultato il 26 febbraio 2022.
- ^ a b (EN) Janet Woolum, Alpine Skiing U.S. National Champions, in Outstanding Women Athletes. Who They Are and How They Influenced Sports in America, 2ª ed., Phoenix, Oryx Press, 1998, pp. 347-349, ISBN 1-57356-120-7. URL consultato il 26 febbraio 2022.
- ^ (EN) Who Won What in 1988-89, in SKI Magazine, New York, National Collegiate Ski Association, ottobre 1989, p. 36. URL consultato il 27 maggio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eva Twardokens, su fis-ski.com, FIS.
- (EN) Matteo Pacor, Eva Twardokens, su Ski-DB.com.
- (EN) Eva Twardokens, su skihall.com, National Ski Hall of Fame.
- (EN, FR) Eva Twardokens, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Eva Twardokens, su Olympedia.
- (EN) Eva Twardokens, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Eva Twardokens, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.